Tagliare i cavi delle colonnine: un atto vile contro il futuro di tutti

Negli ultimi mesi si sono moltiplicati i furti e gli atti vandalici ai danni delle colonnine di ricarica elettrica, soprattutto nel Lazio. Solo a Roma, si contano già oltre 200 casi di cavi tranciati, rubati o distrutti. Un fenomeno che ha spinto la Polizia di Stato ad avviare una serie di indagini e operazioni mirate, portando a diversi arresti. Finalmente, qualcosa si muove.

Ma da chi vengono questi atti? E soprattutto: perché tanto astio verso le colonnine?

Il valore del rame? Spiccioli. Il danno? Enorme.

I cavi tagliati vengono rivenduti per il rame che contengono. Un guadagno irrisorio per i ladri – qualche decina di euro – che però genera danni molto più gravi: colonnine fuori uso, utenti bloccati, investimenti pubblici vanificati, un clima di sfiducia verso l’infrastruttura.

Chi compie questi furti rischia grosso: si tratta di reati gravi, aggravati dal danneggiamento di infrastrutture energetiche, e possono comportare fino a 10 anni di reclusione.

Ma c’è anche chi danneggia per rabbia o ideologia

Non tutti i gesti sono motivati dal furto. Alcuni sembrano puramente vandalici, quasi come se colpire una colonnina fosse un modo per “punire” chi ha scelto l’elettrico. E qui il tema si fa più profondo.

Viviamo un’epoca di transizione, e ogni cambiamento – si sa – può generare resistenze. C’è chi teme di non potersi permettere un’auto elettrica, chi crede che sia solo una moda, chi si affida ancora a notizie vecchie o completamente false. Ma da qui a distruggere ciò che serve a costruire un futuro più pulito… ce ne passa.

Nessuno ti obbliga a passare all’elettrico

Lo vogliamo dire chiaramente: nessuno ti obbliga a comprare un’auto elettrica. Ma chi lo fa, lo fa anche pensando a un mondo più sano, più silenzioso, più respirabile.

Chi installa colonnine, chi sceglie una Wallbox per casa o condominio, chi vuole contribuire alla sostenibilità… non sta facendo un dispetto a nessuno. Sta solo scegliendo un’altra strada. Una scelta che merita rispetto, non sabotaggi.

Noi installiamo Wallbox ogni giorno. E ogni installazione è un piccolo passo avanti.

Lavoriamo ogni giorno per portare la ricarica elettrica nelle case, nei garage, nei condomini. Non perché l’auto elettrica sia la soluzione a tutti i problemi, ma perché è una parte del cambiamento. E perché sappiamo che molte persone oggi la scelgono con consapevolezza, non per moda.

Chi taglia un cavo non ruba solo del rame. Ruba fiducia, ruba tempo, ruba progresso. Ma non ci fermeremo. Continueremo a installare, spiegare, ascoltare. Perché il pianeta – anche se non urla, anche se non spacca niente – ci ringrazia ogni volta che evitiamo un litro di benzina.

In conclusione

Se hai un’auto elettrica o ci stai pensando, sappi che sei parte di qualcosa di più grande. Se invece non è ancora il tuo momento, va benissimo: ma lascia che chi ha fatto una scelta diversa possa farla in pace.

Il futuro si costruisce con le mani, non con le cesoie.

Scritto daFabio

Aprile 18, 2025

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