Il 2022 non è stato un anno eccezionale per il mercato elettrico dell’auto e per l’intero mercato automobilistico.
Seppur dicembre ha registrato un andamento positivo, durante l’anno appena trascorso, infatti, in Italia sono state immatricolate 1.316.702 di nuove vetture, 141.000 in meno rispetto al 2021. Un calo di quasi il 10%, poco distante dal minimo storico di 1.304.500 vendite del 2013.

Ovviamente ne ha risentito anche la filiera dell’automotive elettrico.
Gli italiani hanno acquistato 49.536 auto elettriche, pari al 3,7% di nuove immatricolazioni del 2022 (-0,9% rispetto al 2021).
Numeri migliori hanno registrato le ibride plug-in, con 67.947 vendite, ossia il 5,1% del mercato che significa un +0,4% rispetto all’anno precedente.

L’auto elettrica più venduta in Italia si conferma per il secondo anno consecutivo la Fiat 500E (6.285, il 12,7%) seguita dalla Smart Fortwo e dalla Tesla Model Y, la Dacia Spring e la Renault Twingo

In controtendenza al calo delle vendite, le case automobilistiche puntano sempre più sull’elettrico e non faranno un passo indietro, anzi, se già nel 2022 c’è stato un grandissimo aumento dei modelli full-electric e ibridi plug-in in commercio, nel 2023 la transizione verso la mobilità elettrica farà un passo importante.
Ormai tutti i grandi nomi del settore automobilistico stanno cavalcando l’ondata elettrica e rivoluzionaria che porterà allo stop alla vendita di auto termiche nel 2035.
Una scadenza che già molte aziende del settore stanno anticipando: entro pochissimi anni, infatti, alcune case automobilistiche produrranno e venderanno solamente auto a zero emissioni.

Quest’anno faranno il loro ingresso nel mercato della mobilità elettrica anche Abarth, Lotus e Rolls Royce.

Incentivi all’acquisto di auto elettriche

Dei 615 milioni di Euro assegnati dallo Stato italiano per l’acquisto nel 2022 (dal 25 Maggio per la precisione, ben 5 mesi di colpevole ritardo) di auto elettriche, ibride plug-in ed endotermiche a basse emissioni sono rimasti inutilizzati circa 214 Milioni di Euro, oltre il 44% dei fondi stanziati.
Nel 2023 si prevede un’adesione maggiore da parte degli automobilisti italiani, grazie anche alla possibilità di inserire già dal 10 Gennaio le prenotazioni sulla piattaforma dedicata sul sito www.ecobonus.mise.gov.it. La modalità resta invariata, saranno infatti i concessionari a presentare le richieste per conto di persone fisiche ma anche giuridiche, esclusivamente per attività di car sharing commerciale o di noleggio.

Saranno disponibili 630 milioni di euro per l’acquisto di veicoli non inquinanti di categoria M1 (autoveicoli), L1e-L7e (motocicli e ciclomotori) e N1 e N2 (veicoli commerciali).

Incentivi all’acquisto di wallbox e stazioni di ricarica

wallbox domestica

E invece per quanto riguarda gli incentivi all’acquisto di colonnine di ricarica?
Molti di voi ricorderanno che di questi incentivi se ne parlava già da Agosto, precisamente dal 4, con il DPCM introdotto dal Governo Draghi e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 4 Ottobre.
Per il momento siamo ancora fermi a questa data, in attesa del Decreto Attuativo che possa far luce sulle modalità con le quali si potrà accedere a questi incentivi che prevedono un contributo statale pari all’80% fino a un tetto massimo di 1.500 Euro sul “prezzo di acquisto e posa in opera di infrastrutture di potenza standard per la ricarica dei veicoli da parte di utenti domestici”. Il Decreto estende la possibilità di usufruire degli incentivi anche ai condomini, con un limite massimo di 8.000 Euro per la posa in opera sulle parti comuni di edifici condominiali.
Seppur il “Bonus colonnine” resta ancora bloccato, Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy, ha annunciato la proroga di questi incentivi fino al 31 Dicembre 2023.
Non resta che attendere nelle prossime settimane che venga emanato Decreto Attuativo.

Nel 2022 ci aspettavamo e auspicavamo potesse essere l’anno della svolta elettrica, così non è stato per diverse ragioni, ma guardiamo con positività e fiducia questo nuovo anno, perché possa raccogliere l’arduo compito di spingere sempre più verso una mobilità a zero emissioni.

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