La Norvegia si conferma ogni anno la regina della mobilità elettrica in Europa, ma non solo.
Nel 2022 sono state immatricolate 138.265 auto elettriche, pari al 79.3% del totale di 174.329 auto. Dati che confermano il trend in crescita rispetto all’anno precedente quando le nuove immatricolazioni di auto elettriche avevano raggiunto una quota del 64,5% all’interno del mercato automobilistico norvegese. A risentirne ovviamente le auto alimentate a benzina e diesel, le cui vendite nel 2022 hanno subito un calo del 16,2% e del 23,3% rispetto al 2021.

Questa transizione elettrica così accelerata nel Paese scandinavo è figlia di una politica proattiva che parte da lontano, addirittura negli anni ’90, con il sostegno economico ad una startup locale chiamata Think che produceva già allora veicoli elettrici.
Inoltre, dal 2016 che il Governo norvegese ha stabilito che a partire dal 2025 (ben 10 anni in anticipo rispetto all’Unione Europea che ha emanato da pochi mesi lo stop alla vendita di nuove auto con motore endotermico a partire dal 2035) tutte le auto di nuova immatricolazione debbano essere a zero emissioni.
La transizione elettrica in Norvegia si inserisce nel piano di decarbonizzazione di tutte le attività del Paese entro il 2030. Il primo passo è stato l’elettrificazione dei traghetti che costeggiano i fiordi e ora è in corso la conversione elettrica anche del trasporto pubblico stradale.
Il sostegno negli anni da parte della politica alla mobilità elettrica ha proiettato La Norvegia 10 anni avanti all’Europa e agli Stati Uniti. Nel Paese a stelle e strisce, ha dichiarato il Presidente Biden, la metà delle nuove auto vendute dovrà essere alimentata da energia elettrica entro il 2030. In Norvegia è così già dal 2019: le auto elettriche costituiscono quasi l’80% delle nuove auto immatricolate e il 20% delle auto in circolazione. Gli indici più alti al mondo che fanno della Norvegia un caso di studio.

Tutto ciò, come già anticipato, è stato possibile grazie ad un importante impegno della politica nazionale che ha varato leggi e riforme che agevolassero l’acquisto e la libera circolazione di auto elettriche anche lungo le corsie preferenziali destinate ad autobus e taxi. Negli ultimi anni chi ha guidato un’auto a zero emissioni in Norvegia ha beneficiato gratuitamente di traghetti, pedaggi e ricariche…da pochi mesi le tariffe non sono più gratis ma agevolate del 50%.

A proposito di ricarica, quante colonnine ci sono oggi in Norvegia? Il Governo, contestualmente alle politiche di incentivazione all’acquisto di auto elettriche, ha sostenuto finanziamenti per il rafforzamento delle infrastrutture di ricarica, attirando anche massicci investimenti privati. Ad oggi sul territorio si contano 18.000 punti di ricarica, 5.600 dei quali ad alta potenza, presenti persino al Circolo Polare Artico. Una rete di ricarica capillare che utilizza, a detta del Governo norvegese, il 98% di energia proveniente da fonti rinnovabili, in particolare energia idroelettrica.
Qui le stazioni di ricarica superano di gran lunga le pompe di benzina.

Anche sul fronte occupazionale abbiamo avuto buone risposte dalla transizione elettrica in corso in Norvegia. Seppur molte persone, alcune associazioni e addetti ai lavori sostengano che la mobilità elettrica nei prossimi anni metterà a repentaglio milioni di posti di lavoro, la realtà è un’altra: i meccanici e gli impiegati alle stazioni di servizio hanno ancora molto lavoro e chiaramente necessitano dei corsi di aggiornamento e di formazioni per sviluppare competenze specifiche all’interno del settore dell’automotive elettrico.
Il lavoro non sparirà ma si trasformerà: riportiamo l’esempio dell’ex acciaieria nella località di Fredrikstad, ormai convertita in un centro di riciclaggio delle batterie.

Anche le aziende automobilistiche non possono più attendere, devono accettare il cambiamento e cavalcare l’onda affinché non restino ferme a guardare quei players che sono entrati con più audacia e convinzione sul mercato dei veicoli elettrici. Tesla nel 2022 ha raggiunto una quota del 12,2% del mercato automobilistico complessivo in Norvegia, confermandosi per il secondo anno consecutivo è il brand numero uno nel Paese.

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