Guida completa installazione di stazioni di ricarica per auto elettriche in condomini e garage

Guida completa all’Installazione di Stazioni di Ricarica per Auto Elettriche in Condomini e Garage

Scritto daadmin

Settembre 15, 2023

Stai pensando di installare una stazione di ricarica per auto elettriche nel tuo box auto privato o nel garage condominiale?
Ѐ importante che tu conosca le procedure e le opzioni disponibili.
In questo articolo, esaminiamo nel dettaglio le diverse soluzioni e i passaggi necessari per rendere possibile la ricarica elettrica in ambienti condominiali

1. INSTALLAZIONE STAZIONE DI RICARICA COLLEGATA AL PROPRIO CONTATORE

Se possiedi un box auto privato all’interno del condominio, potresti optare per l’installazione di una Wallbox collegata direttamente al tuo contatore elettrico di casa.
In questo caso, si può procedere all’installazione senza dover chiedere permessi o consensi dell’amministratore, né tantomeno agli altri condomini.
Se il box auto è già alimentato da corrente privata occorre verificare la sezione della linea elettrica, che potrebbe essere sottodimensionata, limitando così la potenza massima di ricarica.
Qualora l’installazione della Wallbox richieda la sostituzione della linea elettrica, è necessario comunicarlo in anticipo all’amministratore del condominio.
Clicca sul pulsante per scaricare la lettera che abbiamo preparato per notificare all’amministratore l’installazione della stazione di ricarica collegata al proprio contatore.

La maggior parte dei nostri clienti che ricarica la propria auto elettrica ad una wallbox ha un contatore tradizionale da 3 kW. Se hai esigenze di una ricarica più veloce e necessiti di un aumento di potenza del contatore (solitamente fino a 6 kW) puoi fare richiesta online al tuo fornitore energetico senza modifiche al contatore.

Normativa Prevenzione Incendi

Per i garage condominiali con una superficie complessiva superiore a 300mq, la ditta che installa la wallbox deve rilasciare tutte le certificazioni come da DM 37/08 Norma Cei 64/08 Sez. 722 e lo schema dello sgancio per i Vigili del Fuoco, da allegare al certificato di conformità che va consegnato all’amministratore, il quale lo consegna al tecnico che si occupa del rinnovo del CPI (Certificato Prevenzione Incendi). In questo caso l’installazione della wallbox prevede una bobina di sgancio collegata in parallelo alla bobina generale del garage: ciò consente, in caso di emergenza, di staccare simultaneamente l’alimentazione del garage e della wallbox, tramite un comando di emergenza (solitamente un pulsante rosso posto all’ingresso dell’autorimessa).

Esistono 4 modalità di ricarica dei veicoli elettrici, ma solamente il Modo 3 e 4 sono previsti dalla normativa di Prevenzione Incendi e permettono la ricarica di un veicolo elettrico all’interno di autorimesse soggette a Verifica dei Vigili del Fuoco.

  • Ricarica Modo 1 ❌: ricarica lenta in corrente alternata fino a 16A e 230V in monofase, 400V in trifase. Utilizzata generalmente per veicoli elettrici leggeri (bici elettriche, scooter, ecc.) e non adatta alla ricarica dell’auto. In Italia la Ricarica Modo 1 è consentita esclusivamente in ambito domestico.
  • Ricarica Modo 2 ❌: ricarica lenta in corrente alternata fino a 32A e 230V in monofase, 400V in trifase. Diversamente dalla Modalità 1, la ricarica Modo 2 prevede un sistema di protezione, denominato Control Box, montato sul cavo di ricarica, al fine di regolare la potenza e di monitorare i parametri di sicurezza. La ricarica Modo 2, in Italia, è proibita nelle aree pubbliche e consentita solo per la ricarica privata.
  • Ricarica Modo 3 ✔️: l’unica modalità di ricarica in corrente alternata consentita in ambito pubblico. La ricarica Modo 3 richiede stazioni di ricarica come le wallbox per la ricarica domestica oppure le colonnine pubbliche installate in strada. La modalità 3 è adatta sia per la ricarica lenta (16A e 230V) sia per la ricarica veloce (32A e 400V). Il sistema di sicurezza Control Box è integrato nella stazione di ricarica, la quale gestisce la corrente disponibile nella rete elettrica e adegua la potenza di ricarica dell’auto.
  • Ricarica Modo 4✔️: ricarica in corrente continua fino a 200 A, 400 V con connettori CHAdeMO (standard Giapponese) o CCS COMBO (standard Europeo). Questa modalità di ricarica prevede la presenza di un convertitore esterno al veicolo elettrico e integrato alla colonnina di ricarica che trasforma  la corrente in entrata da alternata a continua prima di transitare nel cavo di ricarica verso l’auto elettrica.

2. INSTALLAZIONE STAZIONE DI RICARICA COLLEGATA AL CONTATORE CONDOMINIALE

A volte i box auto all’interno di garage condominiali sono alimentati da utenza comune e per la difficoltà di collegare la wallbox al proprio contatore puoi decidere di ricaricare la tua auto sfruttando l’impianto esistente. L’allaccio della stazione di ricarica alla linea elettrica del garage condominiale richiede una verifica tecnica dell’impianto elettrico e l’acquisto di un misuratore dei consumi, in modo tale che chiunque ricarichi l’auto elettrica si faccia carico della spesa.

Vediamo cosa dice il Codice civile in merito all’utilizzo della corrente condominiale per ricaricare l’auto:

Articolo 1117 “Sono oggetto di proprietà comune dei proprietari delle singole unità immobiliari dell’edificio, i sistemi centralizzati di distribuzione e di trasmissione per l’energia elettrica”.

Il fatto di essere di proprietà comune è inteso come destinazione ad uso comune.

Ai sensi dell’Articolo 814, la corrente elettrica è considerata un bene mobile in quanto energia naturale che ha valore economico.

L’Articolo 1102 sancisce il diritto di ogni comproprietario di utilizzare il bene comune “purché non ne alteri la destinazione e non impedisca agli altri partecipanti di farne parimenti uso secondo il loro diritto”.

Ciò stabilisce che il comproprietario può utilizzare il bene comune ma è il solo responsabile delle spese relative all’uso dello stesso. È necessario, quindi, acquistare un misuratore dei consumi (contatore a defalco) così da calcolare la quota di energia utilizzata pe ricaricare la propria auto, senza gravare economicamente sugli altri condomini.

Per installare una wallbox collegata all’utenza condominiale devi richiedere all’amministratore la fattibilità dei lavori.
Clicca sul pulsante per scaricare la lettera che abbiamo preparato per comunicare all’amministratore la volontà di installare la stazione di ricarica collegata al contatore condominiale.

3. INSTALLAZIONE STAZIONE DI RICARICA IN POSTO AUTO ESTERNO

Hai un posto auto esterno? Esploriamo le soluzioni per installare una stazione di ricarica in un posto auto scoperto.

  1. Installare una nuova linea elettrica allacciata alla propria utenza domestica.
  2. Sottoscrivere un nuovo contratto indipendente da quello dell’utenza domestica, che alimenti esclusivamente il Box Auto.
  3. Chiedere l’allacciamento alla rete condominiale e munire l’impianto di un contatore di scatti per monitorare il proprio consumo.

Quest’ultima ipotesi, però, è più complessa. Occorre, infatti, valutare se la linea elettrica condominiale che alimenta i box sia idonea alla ricarica di un’auto elettrica e se il contatore condominiale abbia una potenza adeguata.

4. INSTALLAZIONE STAZIONE DI RICARICA IN AREE COMUNI DEL CONDOMINIO

Se non possiedi un box auto privato né un posto ad uso esclusivo, l’unica soluzione è quella di far installare un Wallbox o una colonnina di ricarica in un’area comune del condominio.
In questo caso puoi presentare all’amministratore il progetto per farlo approvare con votazione a maggioranza semplice durante l’assemblea di condominio, secondo la Legge 134 del 2012. L’approvazione implica la divisione delle spese ma ovviamente anche il diritto di utilizzo da parte di tutti i condomini.
Se durante la votazione non si arriva alla maggioranza, potrai ugualmente procedere all’installazione della wallbox ma dovrai sostenere da solo le spese di installazione e di manutenzione del dispositivo, assicurando che la ditta conduca i lavori senza danneggiare le aree comuni e rispettando le regole in vigore in termini di sicurezza e accessibilità nel condominio.
Coloro che non sono favorevoli possono anche scegliere di non partecipare alle spese di installazione e di manutenzione dell’impianto e naturalmente non avranno la possibilità di usufruire del servizio. Se in un secondo momento cambieranno idea, potranno pagare per acquistare una “quota” della Wallbox o della colonnina di ricarica, partecipando quindi alle spese di installazione in maniera retroattiva.
Installare una Wallbox o una colonnina di ricarica non dà automaticamente diritto all’esclusività del posto auto. Secondo l’articolo 1120 del Codice civile, infatti, la destinazione d’uso delle cose comuni non può essere alterata, dunque, non si può privare alcun condòmino del diritto di fruirne.

Sei interessato ad approfondire l’argomento e a trovare la soluzione di ricarica su misura per te. Affidati agli specialisti della ricarica, richiedi un preventivo personalizzato!


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