Ti sarai accorto anche tu che negli ultimi anni il dibattito intorno alla green mobility, ovvero alla mobilità sostenibile, ha riempito i salotti televisivi e le pagine dei quotidiani. Seppur con notevole e colpevole ritardo, infatti, l’industria e la politica hanno finalmente accolto le istanze dei movimenti ecologisti, che da tempo chiedono maggiore attenzione ai pericoli causati dalle emissioni di gas serra.

Un primo, timido passo in avanti verso la sostenibilità ambientale è stato fatto con l’introduzione delle auto elettriche, che oggi, grazie alla crescita del numero delle colonnine elettriche, sono in grado di favorire la riduzione dell’inquinamento atmosferico in modo significativo.

Scopriamo, dunque, come sta cambiando il nostro modo di viaggiare e quali benefici ambientali possiamo attenderci dal passaggio dai veicoli a combustibile fossile a quelli elettrici.

Cos’è la green mobility?

Sebbene il concetto di green mobility sia spesso associato all’utilizzo di auto elettriche, in realtà abbraccia un mondo molto più vasto. Per green mobility, infatti, si intende un nuovo approccio ai trasporti, che da una parte mira a ridurre l’impatto ambientale, dall’altra si incarica di promuovere uno stile di vita più attento e sensibile alle tematiche ambientali.

Uno studio di OurWorldInData suggerisce che uno dei maggiori responsabili dell’emissione di gas ad effetto serra sia proprio il settore dei trasporti, che come evidenziato da una ricerca di IconaClima sull’inquinamento delle città italiane, nel periodo 1990-2019 ha incrementato la sua incidenza del 3,9%.

La green mobility, quindi, non è solo una tendenza, ma una vera e propria necessità, al centro della quale c’è l’auto elettrica, la soluzione di trasporto eco-sostenibile, che promette di rivoluzionare il nostro modo di viaggiare ed assicurare concreti benefici ambientali.

L’evoluzione della mobilità sostenibile

In principio, la green mobility era vista come una semplice alternativa ai tradizionali mezzi di trasporto alimentati da combustibili fossili e per questa ragione includeva l’utilizzo di biciclette, scooter elettrici e l’adozione del car sharing.

Con il peggiorare dell’inquinamento atmosferico e l’insorgere di una nuova sensibilità alle tematiche ambientali, la mobilità sostenibile si è tramutata in un concreto imperativo, indispensabile per combattere i cambiamenti climatici e garantire una migliore qualità dell’aria, soprattutto nei centri urbani. Insomma, non si poteva più rinunciare all’auto a carburante solo di domenica: bisognava intervenire sull’intero parco macchine.

Per favorire la riduzione dell’inquinamento atmosferico, ecco quindi che sul mercato iniziano ad apparire le prime auto elettriche, mezzi di trasporto sostenibili, per i quali i governi hanno anche messo in campo importanti incentivi statali al fine di promuoverne la diffusione.

La maggiore sfida da vincere per favorire la green mobility fu subito chiara a tutti: bisognava dotare il paese delle infrastrutture necessarie per la mobilità elettrica, rendendo questo nuovo mezzo di trasporto comodo e conveniente per tutti. È evidente, infatti, che con una scarsa disponibilità di colonnine elettriche per la ricarica delle batterie, la diffusione delle auto elettriche sarebbe stata frenata dalle ovvie difficoltà di approvvigionamento.

Oggi, grazie alle numerose stazioni di ricarica pubbliche e alla possibilità di ricaricare la propria auto comodamente in casa propria, il più è fatto, anche se permangono ancora delle criticità in merito all‘autonomia delle auto elettriche, ancora non del tutto soddisfacente.

Colonnine elettriche, un’infrastruttura in crescita

Le colonnine elettriche sono un elemento fondamentale per la promozione della mobilità elettrica, al punto che l’associazione italiana Motus-E si è presa la briga di monitorarne la diffusione. È evidente, infatti, che senza una rete capillare di punti di ricarica pubblici, disponibili sull’intero territorio nazionale, il mercato delle auto elettriche stenterebbe ad affermarsi.

Dal report di Motus-E, emerge che a fine 2022 le stazioni di ricarica in Italia sono arrivate a quota 36.772, con un incremento del 41% rispetto all’anno precedente. Per contro, questa indagine ha rilevato un forte ritardo nell’installazione di colonnine elettriche in autostrada, il cui numero al momento della ricerca si fermava a 118, un dato decisamente insufficiente per promuovere efficacemente la green mobility.

E forse sarà anche per questo che, a fronte di un’imponente crescita del numero dei punti di ricarica, non è corrisposto un aumento delle immatricolazioni, ferme a meno di 50.000, numero che ci rende fanalino di coda tra i più grandi paesi europei in fatto di diffusione di veicoli a batteria.

Green mobility: i vantaggi dell’auto elettrica

Quando si parla di green-mobility, si pensa immediatamente ai benefici in termini ambientali, dimenticando che lo sviluppo di questo settore sta finendo per ridefinire il concetto stesso di mobilità e per impattare positivamente sulla tecnologia, che ha dovuto rincorrere tale innovazione.

Iniziamo da come ha modificato il concetto di mobilità. In passato, alla guida della tua auto a benzina o a gasolio, partivi per la tua destinazione, con la sicurezza di poter fare rifornimento lungo la strada. Con l’auto elettrica non è così, perché per quanto diffuse, le colonnine elettriche non sempre sono a portata di mano, quindi diventa indispensabile predisporre una pianificazione del viaggio che, fino a qualche anno fa, era superflua.

Inoltre, come ben sanno gli orgogliosi proprietari di auto elettriche, il carico dell’auto va ponderato prima di ogni lungo viaggio, per evitare che un portabagagli troppo pesante possa incidere in modo negativo sui consumi della vettura elettrica.

Questo cambiamento del modo di viaggiare, poi, ha fatto da volano allo sviluppo del settore tecnologico, che volendo approfittare del trend, ha cominciato a sviluppare nuove applicazioni per la mobilità sostenibile, indicate sia per la ricerca di colonnine elettriche, sia per la pianificazioni di lunghi viaggi.

Insomma, nata come risposta al problema delle emissioni, la green mobility ha finito per incidere su costumi e progresso tecnologico, configurandosi come un incredibile motore di cambiamento.

Riduzione delle emissioni di carbonio e benefici ambientali

L’uso dell’auto elettrica ha un impatto positivo sull’aria che respiri e questo lo sai anche tu. D’altronde, è proprio per questo che si è deciso di scegliere e promuovere l’e-mobility, proprio perché l’auto elettrica non emette gas di scarico, contribuendo quindi a ridurre le emissioni di gas serra.  

Inoltre, è interessante notare che i veicoli elettrici permettono anche di ridurre l’inquinamento acustico, perché soprattutto a velocità inferiori, sono decisamente meno rumorosi delle auto convenzionali.

Ma anche se a tutti piace vivere in un ambiente tranquillo e silenzioso, il vero motivo per cui dovresti passare all’auto elettrica è che la sua diffusione contribuisce alla salute del pianeta, portando numerosi benefici all’ambiente, fra cui:

  • miglioramento della qualità dell’aria
  • riduzione dell’effetto serra
  • conservazione delle risorse naturali
  • protezione della biodiversità

Infine, non è da sottovalutare l’impatto positivo che la riduzione delle emissioni ha sulla salute degli esseri umani. Tracheiti, bronchiti e malattie allergiche, ma anche asma, malattie cardiovascolari e neoplasie maligne sono infatti strettamente correlata alla qualità dell’aria che respiriamo, quindi decidere di passare all’auto elettrica significa anche scegliere di preservare la tua salute e quella di chi ami.

E siccome, oltre ad essere così diffuse, le colonnine elettriche possono ora essere installate anche nel tuo giardino, posto auto o garage, non hai più nessuna scusa. Chiedici una consulenza: ti aiuteremo a progettare l‘installazione di una colonnina elettrica ad uso domestico, così potrai acquistare, senza altri indugi, il tuo nuovo veicolo a batteria.

Call Now Button