Impossibile parlare di e-mobility senza affrontare il binomio colonnine elettriche e sostenibilità. Questi due fattori, infatti, sono strettamente legati fra di loro, in quanto è proprio la loro interrelazione ad incidere positivamente sull’inquinamento dell’aria e sulla qualità dell’ambiente in cui vivi.

Pilastro della transizione ecologica, infatti, l’e-mobility pare essere il vero punto di svolta verso un futuro più pulito e finalmente davvero green. Nonostante gli sforzi di contenere l’inquinamento e ridurre i danni ambientali causati dalla combustione delle materie fossili, alla fine ci si è resi conto che ridurre non basta più: bisogna cambiare paradigma e voltare pagina, adottando auto a batteria e punti di ricarica efficienti per ridurre le emissioni di carbonio e migliorare la qualità di vita nei centri urbani.

Hai ancora qualche dubbio che le auto elettriche possano davvero contribuire ad un ambiente più sano e meno inquinato? Continua a leggere. Scoprirai come questi veicoli a emissioni zero stanno cambiando il volto della mobilità, portando benefici non solo all’ambiente, ma anche alla società nel suo complesso. 

Colonnine elettriche e sostenibilità: vantaggi per l’ambiente

C’è un motivo se colonnine elettriche e sostenibilità sono due concetti che viaggiano insieme: perché l’adozione diffusa di questo tipo di infrastrutture di ricarica porta con sé una serie di benefici ambientali significativi ed innegabili.

Per prima cosa, perché le auto elettriche contribuiscono in modo notevole alla riduzione delle emissioni di gas serra. Invece di bruciare carburanti fossili e rilasciare nell’aria la pericolosa CO2, infatti, i veicoli elettrici si limitano ad utilizzare l’elettricità immagazzinata nelle loro batterie, contribuendo alla riduzione dell’impronta di carbonio.

Ma i vantaggi non finiscono qui. È vero che quando si parla di auto e colonnine elettriche si pensa subito alla qualità dell’aria, ma la sostenibilità riguarda anche tutti gli altri inquinanti atmosferici emessi dai veicoli a combustibili fossili, quali gli ossidi di azoto e il particolato fine.

Come è ovvio, infatti, a differenza di tutte le altre tipologie di veicoli, durante il loro utilizzo le auto elettriche non producono gas serra. Certo, una piccola quantità di questo inquinante è comunque generata durante la produzione di energia elettrica, ma niente a che vedere con quanto prodotto dalle auto a benzina o a gasolio.

Inoltre, non rilasciando fumi di scarico, le auto a batteria generano livelli bassissimi di particolato e non emettono né ossidi di azoto, né anidride solforosa, altri due elementi particolarmente inquinanti per l’ambiente e dannosi per la salute umana.

È evidente, quindi, che le auto elettriche rappresentano l’alternativa meno impattante per il nostro pianeta e lo sono anche nel momento dello smaltimento. Grazie a recenti studi e ricerche, infatti, sappiamo che in futuro il litio delle batterie potrà essere efficacemente riciclato ed essere riutilizzato per produrre batterie per gli accumulatori del fotovoltaico.

Il ruolo delle colonnine elettriche nella sostenibilità delle aree urbane

BedZED-quartiere-ecosostenibile-fornito-di-colonnine-elettriche

Colonnine elettriche e sostenibilità trovano altresì posto nel dibattito sugli impatti ambientali positivi derivanti da un nuovo approccio alla pianificazione urbanistica. In un prossimo futuro, infatti, è previsto che il 70% della popolazione mondiale vivrà nelle città, un dato che impone una seria riflessione su come costruirle e rinnovarle in chiave sostenibile.

In questa visione futuristica, infatti, entrano in gioco i cosiddetti eco-quartieri, in cui ogni elemento, dagli edifici alla mobilità, sarà rivisitato in modo che possa impattare meno sull’ambiente e migliorare la qualità di vita dei residenti.

Oltre agli ovvi interventi sull’utilizzo di materiali ecologici per la costruzione delle case, sull’uso di tecnologie eco-friendly e sull’aumento delle aree verdi, molta attenzione è stata posta al tema della mobilità, che dovrà prevedere aree pedonali e piste ciclabili, ma anche un numero adeguato di stazioni di ricarica per l’alimentazione delle auto a batteria, le uniche che potranno davvero assicurare una vera mobilità green.

Esperimenti di questo tipo ce ne sono già in giro per il mondo. A Londra, ad esempio, sorge BedZED, Beddington Zero Energy Development, quartiere della periferia sud in cui, oltre ad edifici dotati di pannelli fotovoltaici come fonte di energia rinnovabile e sistemi per il recupero dell’acqua piovana, sono state previste installazioni di colonnine elettriche alimentate ad energia solare per la ricarica dei veicoli a batteria.

Ma a proposito di colonnine elettriche, cosa sta facendo il nostro governo per favorirne la diffusione?

Colonnine elettriche e sostenibilità: la sfida del futuro

Nel 2022 EY, conosciuta in passato come Ernst & Young, network mondiale di consulenza professionale, pubblicava un’indagine sulla mobilità green che dimostrava come al momento i veicoli elettrici rappresentassero solo l’1,5% del parco auto europeo. Nello stesso tempo, però, prevedeva che nel 2035 questi sarebbero arrivati a quota 130 milioni e di conseguenza si poneva diverse domande in merito allo sviluppo di tale mercato.

Da questo studio emerge chiaro un fatto: tale sviluppo sarà possibile solo e soltanto se, di pari passo, cresceranno le indispensabili infrastrutture per garantire la ricarica alle auto elettriche. Sempre secondo le previsioni di EY, infatti, si stima che entro il 2030 saranno necessari ben 34 milioni di colonnine elettriche per la ricarica dei BEV, Battery Electric Vehicle, e che per soddisfare il fabbisogno totale, i punti di ricarica domestici dovranno arrivare a rappresentare l’80% delle soluzioni di ricarica.

Sembra andare in questa direzione, quindi, il PNRR, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che tra tutte le altre misure ne prevede una per “lo sviluppo di oltre 20.000 infrastrutture fra aree urbane e superstrade entro il 2026, con un investimento di oltre 700 milioni di euro”.

Gli obiettivi di questa misura sono due. Uno numerico, ovvero il raggiungimento di 22.000 colonnine elettriche su tutto il territorio nazionale entro il 2030, e uno strutturale, ossia il potenziamento e la promozione della mobilità elettrica. Ma di sicuro il governo non ce la può fare da solo. Per favorire l’aumento delle colonnine elettriche e della sostenibilità ambientale serve anche il tuo aiuto.

Come partecipare al potenziamento della sostenibilità ambientale

Se hai già acquistato un’auto elettrica o pensi di comprarne una in futuro, partecipa anche tu alla rivoluzione green ed installa un punto di ricarica domestico in casa tua: oltre a contribuire alla riduzione delle emissioni, potrai ricaricare la tua auto a batteria senza dover cercare una delle ancora poco diffuse stazioni di servizio. Inoltre, con una colonnina domestica, sarai in grado di gestire al meglio le operazioni di ricarica, risparmiando sui costi di elettricità. Chiedi una consulenza ad uno dei nostri tecnici specializzati, scopri com’è semplice e conveniente ricaricare l’auto elettrica in casa ed entra anche tu nel futuro.

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